Una giovane impresa cresciuta molto rapidamente nei mercati internazionali, grazie alle novità sulla mobilità sostenibile

Che ormai la sostenibilità sia il tema caldo del secolo, è noto a tutti. E quando parliamo di mobilità sostenibile non possiamo fare a meno di citare NGV Powertrain, la start-up innovativa fondata nel 2019, nata per rispondere a 360 gradi alle esigenze del trasporto green.

Abbiamo parlato di questa realtà con gli ingegneri David Caponi e Cesare D’Ippolito.

-Com’è nata NGV Powertrain?

«La nostra “clinica dei motori” è nata per sopperire ad un vuoto nel mercato: mancava, infatti, una società che offrisse tecnologie e soluzioni innovative e sostenibili, sia per l’ambiente che il cliente finale – quindi a costi ragionevoli – accessibili a tutti i costruttori di veicoli e alle aziende dei trasporti. Il nostro obiettivo, infatti, è proporre soluzioni concrete anche nei Paesi emergenti, dove servono prodotti e modelli di mobilità finanziariamente sostenibili. Siamo partiti in piccolo, ma grazie alle nostre competenze e al nostro network, oggi serviamo i mercati delle Americhe, del Mediterraneo e dell’Europa Centrale, oltre che l’India e l’Estremo Oriente. Operiamo con un modello di produzione distribuita, basato su partnership tecniche e commerciali anche con gli stessi nostri clienti. Il risultato, per l’utilizzatore finale dei mezzi, è la combinazione di CapEx e OpEx più competitiva del mercato».

-Quali sono le soluzioni offerte da NGV Powertrain?

«NGV Powertrain propone motorizzazioni innovative con carburanti alternativi. I nostri prodotti più maturi usano il GNC (Gas Naturale Compresso), il GNL (Gas Naturale Liquefatto) e il GNR (Gas Naturale Rinnovabile), che deriva dalla raffinazione del biogas e vanta un bilancio netto di CO2 pari a zero – o inferiore. Siamo molto fieri di contribuire all’economia circolare e alla decarbonizzazione del settore dei trasporti “hard-to-abate”. Le nostre motorizzazioni hanno diverse applicazioni: autobus, veicoli commerciali, veicoli speciali, macchine per l’agricoltura, treni, imbarcazioni e gruppi elettrogeni. Inoltre, molto spesso i motori “vecchi” sono semplicemente rottamati, con impatto sull’ambiente che chiunque può immaginare. In NGV Powertrain realizziamo anche operazioni di repowering, ovvero ricondizionamento dei motori usati, che non solo evitano di diventare pesanti rottami, ma vengono anche adeguati alle più stringenti normative emissive e diventano motori “puliti”. Infine, le nostre soluzioni hanno un orientamento digital, i motori infatti sono fortemente integrati con il “cervello” del veicolo, e questo ne consente un utilizzo ottimale, con ripercussioni positive sul lavoro del guidatore».

-Quali sono i punti di forza e le differenze rispetto ai competitor con cui vi ponete nel mercato?

«NGV Powertrain riempie un vuoto di mercato lasciato dai grandi produttori, servendo, con piccole produzioni, mercati di nicchia e caratterizzati da una forte complessità ingegneristica. Il gruppo, formatosi in modo graduale, ha competenze tecniche molto specifiche, necessarie per affrontare le nuove richieste della mobilità. A questo si aggiunge la collocazione strategica nella Motor Valley, il cuore pulsante della mobilità italiana».

Grazie alla sempre più diffusa sensibilità intorno al tema di un futuro verde, NGV Powertrain è intenzionata a proseguire nello sviluppo di nuove soluzioni alternative e innovative, nel campo dei bio-fuel e degli e-fuel, come i motori alimentati a bio-alcol. La prossima frontiera, inoltre, ci raccontano gli ingegneri, sarà quella dell’idrogeno come combustibile per i motori.