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Berlusconi: “sosterremo con assoluta convinzione le riforme del ministro”

Mentre impazzano le polemiche fra giuristi e non sulla riforma della Giustizia, in particolare delle intercettazioni, l’Esecutivo fa scudo attorno al ministro Carlo Nordio.

Primo fra tutti, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: «dopo molto tempo – spiega il Cavaliere sui suoi social – l’Italia ha un ministro della Giustizia di cultura liberale e garantista, una cultura profondamente affine alla nostra. Questa è una buona notizia per il Paese, per il Governo, per tutti gli italiani, di tutte le parti politiche. Noi di Forza Italia sosterremo l’azione del Ministro Nordio con assoluta convinzione».

«La polemica sull’uso delle intercettazioni, dei sistemi più invasivi, come i virus informatici, è il più tipico esempio della differenza fra la nostra visione liberale della giustizia e quella dei giustizialisti illiberali – spiega ancora Berlusconi. – Noi sappiamo benissimo che in alcuni casi le intercettazioni sono uno strumento di indagine necessario. Nessuno ha mai pensato di impedirne o di limitarne l’utilizzo per le indagini di mafia o di terrorismo».

«Quella che invece ci ripugna quella che combatteremo sempre con tutte le nostre forze, è l’idea che tutti gli italiani possano essere trattati come sospetti mafiosi o sospetti terroristi. E’ l’idea che la libertà, la privacy, l’intimità di ciascuno di noi, delle nostre case, delle nostre conversazioni, possa essere violata con la massima facilità. Che la tecnologia, con la scusa di prevenire i reati, possa controllare e soffocare la nostra libertà» conclude il leader azzurro.

Piena solidarietà a Nordio anche dalla premier Meloni che interviene da Algeri: «Ci tengo a dire che oggi mi alzo e vedo che secondo i giornali ho tanti problemi con tanti ministri, anche con Nordio. Con lui un rapporto ottimo. Le due cose non sono collegate» ribadisce, annunciando di aver “chiesto a tutti i ministri un cronoprogramma: mi piacerebbe lavorare su una calendarizzazione dei lavori del governo nel 2023“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI