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Ancora missili russi nella notte

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 626.

«La vittoria dell’Ucraina non sembra immediata. Noi europei, che abbiamo i mezzi per farlo, dobbiamo essere pronti politicamente e materialmente ad aiutare l’Ucraina e persino a sostituirci agli Stati Uniti se il loro sostegno dovesse diminuire». A dirlo è stato, intervenendo in collegamento a Malaga al congresso dei Socialisti europei, l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell.

E poi l’intervento di Olaf Scholz, cancelliere tedesco: «Putin non deve vincere. Per raggiungere questo obiettivo, non bisogna solo aiutare l’Ucraina, ma anche rafforzare la capacità di difesa europea e migliorare le relazioni con i Paesi emergenti di tutto il mondo e con i Paesi del cosiddetto sud del mondo». Lo ha detto Lo ha detto al suo arrivo al Congresso del Pse a Malaga. Il presidente russo Vladimir Putin ha rotto l’accordo decennale secondo cui i confini non devono essere spostati con la forza.

Attacchi ed esplosioni

Questa mattina, 11 novembre, sono state segnalate nuove forti esplosioni a Kiev. L’amministrazione militare ha comunicato che la capitale ucraina è stata colpita da alcuni missili e che la difesa antiaerea è riuscita a compiere il suo lavoro.

«L’ansia continua, restate nei rifugi», ha detto il sindaco Vitali Klitschko.

Nel frattempo, nella notte le forze russe hanno lanciato 31 droni kamikaze contro l’Ucraina, 19 dei quali sono stati abbattuti. A comunicarlo è stato l’esercito di Kiev. Sono stati segnalati almeno tre missili: un Kh-31 lanciato dal Mar Nero, un Onyx lanciato dalla Crimea occupata e un S-300 proveniente dalla regione russa di Belgorod.

In Crimea l’intelligence ucraina ha distrutto due imbarcazioni russe

Due imbarcazioni russe sono state distrutte dall’intelligence ucraina grazie ad un’operazione militare nella penisola di Crimea. A comunicarlo è stata l’emittente ucraina “Suspilne“, sottolineando che l’attacco ha avuto luogo vicino alla località di Chornomorske, nella parte occidentale della penisola.

di: Alice GEMMA

FOTO: EPA/FRANCK ROBICHON