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Descalzi: forniture di gas russo all’Italia azzerate nell’inverno 2024/25

Giorgia Meloni è ad Algeri per la sua prima visita bilaterale all’estero da quando è premier. La premier ha lanciato il Piano Mattei, che si pone l’obiettivo di rendere l’Italia hub energetico del Mediterraneo. Per realizzare questo progetto saranno necessari accordi con la maggior parte dei Paesi che affacciano sulle coste mediterranee, a partire dall’Algeria.

La visita ufficiale coincide con il trentennale del trattato di amicizia fra i due Paesi, siglato il 27 gennaio 2003. Nella prima giornata della visita ufficiale, alle 17,15, accompagnata dal ministro algerino dell’Energia e delle Miniere Mohamed Arkab, si recherà al Monumento del Martire per deporre una corona di fiori. Alle 17.45 è in programma la visita alla nave della Marina Militare italiana Carabiniere, che è approdata al porto di Algeri in occasione di questo bilaterale. Domani invece alle 10 farà una tappa simbolica al Giardino Mattei, per rendere omaggio al fondatore dell’Eni. Ed è proprio dell’Eni che fa parte un membro della delegazione italiana, l’amministratore delegato Claudio Descalzi, e sempre nelle fila italiane sarà anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Al palazzo presidenziale saranno anche firmati alcuni accordi privati, che hanno al centro il gas naturale, di cui l’Algeria dopo la guerra in Ucraina è diventata primo fornitore dell’Italia.

Prima di intraprendere il viaggio diplomatico la premier ha tenuto a ribadire il suo completo appoggio al ministro della giustizia Carlo Nordio, al centro di pesanti polemiche dopo le sue esternazioni sulle intercettazioni e il loro ruolo nella cattura dei mafiosi latitanti; in una nota Palazzo Chigi infatti sottolinea: “dopo le notizie infondate circa le presunte divisioni tra il Presidente del Consiglio e il ministro Giorgetti, tra il Presidente del Consiglio e il ministro Piantedosi, oggi è la volta del ministro Nordio. Spiace deludere, ma il clima nel Cdm è ottimo e tutti i ministri lavorano in piena sinergia con palazzo Chigi – inoltre – il presidente Meloni ribadisce la sua piena fiducia nel Guardasigilli, che ha fortemente voluto a Via Arenula e con il quale mantiene contatti quotidiani“.

Dalla nave Carabiniere della Marina militare italiana, ancorata ad Algeri la presidente Meloni ha spiegato: «nel Mediterraneo, con l’operazione Mediterraneo sicuro, viaggia la stragrande maggioranza dei nostri interessi nazionali. Questo per noi è un territorio cruciale» e ha poi voluto ringraziare “l’ammiraglio, il comandante e tutto l’equipaggio, particolarmente per quello che state facendo nel Mediterraneo“.

Meloni incontra Tebboune

Dopo la commemorazione nel Giardino Mattei, Meloni si è recata al palazzo presidenziale El Mouradia per l’incontro ufficiale con il capo dello Stato algerino Abdelmadjid Tebboune. I due prenderanno parte alla cerimonia di firma degli accordi di cooperazione.

«L’Algeria è un partner affidabile e strategico» con cui “bisogna rafforzare la collaborazione” dichiara Meloni nella conferenza stampa congiunta al termine della firma dell’accordo. «Non a caso – prosegue la premier – la prima missione bilaterale che il nuovo governo ha inteso fare, a dimostrazione di quanto l’Algeria è partener affidabile e di assoluto rilievo strategico. La missione avviene nell’anniversario della firma di Trattato di amicizia e di buon vicinato firmato nel 2003 ad Algeri. Noi celebriamo la ricorrenza firmando una dichiarazione congiunta che sottolinea l’eccellenza delle nostre relazioni, ma non ci vogliamo fermare qui».

«Vogliamo sperimentare nuovi campi di questa collaborazione, rafforzarla nel campo energetico, politico e culturale. Puntiamo a un partenariato per aumentare prospettive di crescita, nell’ottica di costruire ponti tra le sponde del Mediterraneo e stabilizzare la regione» prosegue Meloni ribadendo che oggi l’Algeria è il nostro principale fornitore di gas. Per “giungere ad un incremento delle esportazioni di gas dall’Algeria all’Italia e all’Ue” si punta a un “meccanismo di mix energetico“, in cui da un lato si realizzerà un nuovo gasdotto per l’idrogeno, dall’altro si intensificherà “la possibilità di fare gas liquefatto“.

«Il nostro modello di cooperazione non è predatorio ma entrambi i partner devono essere soddisfatti e crescere» conclude Meloni.

Descalzi sulle forniture di gas russo: “sono positivo, le cose vanno nel verso giusto”

Contestualmente al rilancio di un piano di approvvigionamento energetico orientato al Mediterraneo, si procede con gli stoccaggi di gas. Un commento positivo in merito è arrivato, a margine della visita di Meloni al Giardino Mattei ad Algeri, dall’ad di Eni Claudio Descalzi, secondo cui “le previsioni per azzerare le forniture di gas russo all’Italia” sono a buon punto. «Sono positivo – conferma Descalzi – nell’inverno 2024/2025, direi che continuando così le cose vadano nel verso giusto».

Tajani in Egitto da Al-Sisi, sul tavolo il caso Regeni

Nel mentre a Il Cairo il ministro degli Esteri Tajani ha incontrato Al Sisi. Durante il bilaterale, il viceministro ha: «chiesto ancora collaborazione da parte egiziana – su due casi caldi, l’omicidio Regeni e la detenzione di Patrick Zaki – sia il presidente che il ministro degli Esteri mi hanno assicurato la volontà dell’Egitto di rimuovere gli ostacoli che possono creare problemi» ha riferito Tajani in una conferenza stampa. Il ministro ha precisato che «anche questo tema è stato al centro dei nostri colloqui e non c’è stata nessuna reticenza da parte egiziana. Anzi, il problema è stato sollevato dal presidente, che ha detto che è intenzione dell’Egitto di risolvere il problema e togliere tutti gli ostacoli a una sempre più proficua collaborazione fra i nostri Paesi»

di: Caterina MAGGI

aggiornamenti: Micaela FERRARO e Marianna MANCINI

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