TAJANI

Il presidente serbo Vucic aveva reso noto il nulla di fatto della riunione di emergenza convocata dall’Unione Europea

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la riunione di emergenza convocata dall’Ue in merito alla crisi in Kosovo, conclusasi con un nulla di fatto come aveva sottolineato ieri il presidente serbo Aleksandar Vucic.

«Da Vucic abbiamo avuto la sua conferma di voler continuare la via del dialogo e disponibilità, come già mostrato ieri a Borrell. Auspico un calo della tensione politica e anche a livello polizia e a livello militare – ha detto il titolare della Farnesina in una conferenza stampa dell’ambasciata italiana in Serbia. – Diremo ai kosovari che iniziative unilaterali non servono a raggiungere un compromesso, vogliamo che riparta il dialogo e il confronto. Tocca a noi fare in modo, come italiani, di svolgere un ruolo di pacificatori. Da protagonisti che fanno di tutto per allentare la tensione al confine Kosovo-Serbia. Continueremo a svolgere un ruolo di garanzia sia per la minoranza serba in Kosovo sia per i kosovari».

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha poi aggiunto: «l’Italia vuole essere protagonista nei Balcani e svolgere un ruolo di primo piano, essere portatrice di pace e impegnarsi in tutta l’area essendo in grado di avere molti uomini in uniforme, non soltanto al confine tra la Serbia e il Kosovo, e che sono strumenti della nostra politica estera. L’incontro con il presidente Vucic, che è il primo di una serie di incontri che vorremmo avere nei Balcani, è stato molto positivo. Abbiamo ribadito l’impegno dell’Italia e confermata l’attenzione nel Kosovo del nord. La Serbia non vuole farsi strumentalizzare da nessuno, ha una sua postura, ha dimostrato una volontà di dialogo superiore a quella che mi sarei aspettato».

Da settimane il Paese è dilaniato dalla crisi e le conseguenti proteste nate in seno alle decisioni sulle targhe dei mezzi di trasporto in Kosovo. Ai cronisti Vucic ha spiegato che “per motivi che non mi sono chiari non siamo riusciti a raggiungere assolutamente alcun accordo“. Alla riunione era presente anche il primo ministro del Kosovo, Albin Kurti.

L’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell ha rimesso nelle mani dei due leader il fallimento dei negoziati, durati 8 ore. «Entrambi hanno la piena responsabilità per il fallimento dei negoziati odierni e per qualsiasi escalation e e violenza che potrebbe verificarsi sul campo» ha commentato Borrell. Secondo l’Alto rappresentante dell’Ue è stata presentata “una proposta che è stata accettata da Vucic, ma non da Kurti“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/EPA/OLIVIER HOSLET