Oltre 11.500 minatori irregolari avrebbero compromesso gravemente lo stato di salute della riserva
Avrebbero disboscato la foresta e contaminato l’acqua: sono queste le accuse mosse nei confronti degli oltre 11.500 cercatori d’oro illegali costretti a lasciare il Parco Yapacana, la più grande riserva naturale del Venezuela.
L’esercito è stato incaricato dalle autorità di sfrattare e cacciare i minatori irregolari dalla riserva di 320 mila ettari. Negli anni di ricerca dell’oro si sarebbero resi responsabili di gravi atti contro la natura: hanno abbattuto e bruciato alberi nella foresta, contaminato l’acqua ed effettuato trivellazioni sotterranee illegali.
di: Alessia MALCAUS
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