Il Commissario alla Peste suina ha affermato che sta predisponendo un’ordinanza ma che bisogna ancora “valutare la situazione epidemiologica”

«Non aspettatevi un’ordinanza di abbattimento” di cinghiali, sarà un’ordinanza di appoggio e di puntualizzazione sulla base dei dati epidemiologici». Lo ha dichiarato all’ANSA il Commissario straordinario alla peste suina, Angelo Ferrari sottolineando che “l’ordinanza riguarda tutta l’Italia ma le norme sono organizzate per la situazione romana” e sarà “di appoggio” alle norme contenute nell’ordinanza della Regione Lazio (leggi qui).

«C’è un’ordinanza che sto predisponendo ma che deve ancora valutare la situazione epidemiologica perché abbiamo un ulteriore caso, al limite del Raccordo Anulare, e probabilmente dovremo rivedere la zona infetta. Quindi – continua Ferrari – c’è una situazione epidemiologica che stiamo rivalutando. Mi sono preso 24 ore per comprendere esattamente qual è la situazione, poi uscirà l’ordinanza che sarà di appoggio – ribadisce il commissario straordinario -, ma non è questa l’ordinanza di abbattimento. Ci vuole minimo una settimana per comprendere l’evoluzione della situazione epidemiologica; l’ordinanza uscirà sicuramente prima ma ci vuole almeno una settimana per comprendere qual è l’area di circolazione virale, se la malattia è uscita al di fuori del Raccordo anulare, dopo di che si prendono delle decisioni che devono essere tra l’altro trasmesse a Bruxelles. Quindi non è uno schiocco di dita. Ci sono delle valutazioni epidemiologiche da fare».

Il sottosegretario alla Salute con delega all’emergenza peste suina Andrea Costa scrive su Twitter:«#Pestesuina: fondamentale ridurre eccessiva presenza #cinghiali sul territorio. Necessario valutare prolungamento dell’attività venatoria per ridurne sensibilmente il numero. Tuteliamo agricoltori e allevatori. Auspico si arrivi a questa sintesi all’interno del Governo».

di: Francesca LASI

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