Il giornalista ha commentato le linee guida del Vaticano che invitano alla castità prematrimoniale: “se uno non condivide ciò che dice il Papa può fare quello che vuole ma non dica che è cattolico”

«Chi è cattolico non può fare come gli pare e piace, Dio ci chiede delle cose e la Chiesa fa da tramite tra noi e Dio, poi uno se non condivide le cose che dice il Papa può fare quello che vuole ma non dica che è cattolico»: così Paolo Brosio ha commentato le linee guida prematrimoniali rilasciate ieri dal Vaticano che hanno fatto molto discutere per il riferimento all’importanza della castità prima delle nozze.

«Siamo tutti peccatori e anche io ho ceduto al peccato – ammette il giornalista – io non vengo dal mondo della Chiesa perciò è ovvio che ho difficoltà ad attuare quello che dice il Papa, ho sempre cercato di coinvolgere le mie fidanzate verso un cammino di fede», anche se “non ci sono sempre riuscito“.

«Se due giovani si amano veramente e sono in procinto di sposarsi e si lasciano andare una volta si possono andare a confessare con la loro guida spirituale. – prosegue Brosio – Quando ami veramente qualcuno accetti dei sacrifici. Il Papa deve dare delle linee guida e ci premia in base al sacrificio che facciamo e non al risultato, quel sacrificio che ci porta alla salvezza».

di: Marianna MANCINI