La startup di Musk sta cercando volontari per la prima sperimentazione sugli umani

Superati dubbi e perplessità, la FDA ha avallato il progetto di Neuralink che dunque è pronto a partire: la startup di Elon Musk inizierà ufficialmente a testare i suoi impianti celebrali sugli esseri umani.

Martedì 19 settembre è iniziato il reclutamento dei volontari che si sottoporranno allo studio clinico, il primo in assoluto del suo genere che, come spiega il magnate, ha lo scopo di “ripristinare l’indipendenza e migliorare la vita” mediante l’impianto di interfacce neurali.

La sperimentazione prende il nome di Prime – Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface, e avrà il delicato e importantissimo compito di tesare la sicurezza dell’impianto neurale e del cosiddetto robot chirurgico, ossia il macchinario impiegato per inserire il chip nell’uomo.

Altra tecnologia al vaglio, il Brain-Computer Interface, che potrebbe consentire alle persone tetraplegiche di “controllare i dispositivi esterni con il pensiero”.

I requisiti per candidarsi al test sono indicati sul sito di Neuralink che cerca persone maggiorenni, residenti negli Stati Uniti e affette da quadriplegia, paraplegia, perdita della vista, perdita dell’udito, incapacità di parlare e/o grave amputazione agli arti (sopra o sotto il gomito e/o sopra o sotto il ginocchio).

Il microchip sarà impiantato nel cervello dei volontari. Il dispositivo farà da ponte fra l’area del cervello che controlla l’intenzione di movimento e un’app.

Il primo step della sperimentazione, spiega ancora Musk, è quello di “garantire alle persone la capacità di controllare il cursore o la tastiera di un computer usando solo il pensiero“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/HANNIBAL HANSCHKE

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