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Nell’attacco su Mykolaiv sarebbe morto il magnate del grano ucraino Oleksiy Vadaturskyi

Secondo l’intelligence ucraina, 200 marinai russi dell’810a brigata di fanteria navale si sarebbero rifiutati di tornare a combattere nelle regioni meridionali dell’Ucraina.

«Secondo i nostri dati – ha dichiarato il portavoce della direzione dell’intelligence Vadym Skibitsky – questo rifiuto ha ritardato il processo di ripristino e coordinamento del combattimento del gruppo tattico del battaglione di questa brigata».

Le truppe russe hanno lanciato 40 missili su Mykolaiv. Lo ha riferito su Telegram Hanna Zamazieieva, a capo del consiglio regionale della città, citata da Ukrinform.

«La mia città sta diventando una seconda Mariupol» ha scritto Zamazieieva.

Il capo dell’amministrazione militare regionale Vitaly Kim ha scritto su Telegram che nella notte le forze russe hanno bombardato per due volte la città di Mykolaiv. Una persona sarebbe rimasta uccisa e due ferite.

Secondo le prime indiscrezioni, la vittima sarebbe Oleksiy Vadaturskyi, proprietario di Nibulon, la più grande azienda agricola ucraina. La notizia non è stata confermata.

«A seguito dei bombardamenti, diverse infrastrutture sono stati danneggiate – ha dichiarato Vadaturskyi – In particolare, un hotel, un complesso sportivo, due istituzioni educative e una stazione di servizio. Anche gli edifici residenziali sono stati danneggiati».

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/UKRAINIAN STATE EMERGENCY SERVICE