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Nel decreto spazio per: taxi, lotta la caro voli, deroga stipendi per la società per il ponte sullo stretto e stop a isolamento per positivi al Covid

Oggi, 7 agosto 2023, è la data dell’ultimo Consiglio dei ministri del Governo prima della pausa estiva. All’ordine del giorno del Cdm è posto il decreto omnibus, che intende andare a regolamentare diverse materie.

Alle 16:30 è prevista una riunione preparatoria con all’ordine del giorno un decreto legge “recante disposizioni urgente a tutela degli utenti e in materia di asset, attività economiche e investimenti strategici“; un dl recante “disposizioni urgenti in materia di processo penale, processo civile, di contrasto agli incendi boschivi e di recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche, nonché in materia di personale della magistratura, del ministero della giustizia e del ministero della cultura“; un dpcm concernente “modifiche al regolamento recante l’organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del ministero dell’interno“; un dpcm recante “regolamento di riorganizzazione del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e un dpcm recante regolamento concernente modifiche al regolamento di organizzazione del ministero della Transizione ecologia“.

Per i taxi si va incontro a un aumento delle licenze fino al 20% tramite un concorso straordinario bandito dai Comuni. Il concorso prevede, come condizione obbligatoria per il rilascio della licenza, l’utilizzo di veicoli non inquinanti. Durante il Cdm si dovrebbe discutere inoltre di lotta al caro voli, di deroga al tetto per gli stipendi della società che realizzerà il ponte sullo stretto di Messina e porre fine all’isolamento delle persone che risultano positive al Covid. Su quest’ultima decisione l’infettivologo Matteo Bassetti ha scritto su Facebook che il Covid sarà così “più normale e più simile ad altri microrganismi a trasmissione respiratoria, per i quali non è mai stato previsto alcun obbligo. Si torna insomma alla normalità dal momento che il Covid non è più il nostro nemico numero uno. Manca però ancora una cosa per il ritorno alla completa normalità: uniformare per tutte le regioni e per tutte le strutture assistenziali, la politica dei tamponi. Il tampone non deve più essere richiesto per l’ingresso nelle strutture assistenziali. Non è più utile e appesantisce il lavoro dei sanitari allungando i tempi di attesa“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/FILIPPO ATTILI/US PALAZZO CHIGI