Al momento non risultano gravi problemi di salute. Si indaga sul motivo del gesto

È morto nella notte fra sabato 5 e domenica 6 Luca Giuseppe Reale Ruffino, presidente di Visibilia Editore. L’imprenditore, 60 anni lo scorso 24 luglio, si è suicidato nella sua abitazione di Milano. A trovarlo è stato il figlio, allertato dalla compagna di Ruffino che lo aveva sentito particolarmente giù di morale al telefono.

Gli inquirenti stanno seguendo due piste: quella dei gravi problemi di saluti e quella di questioni personali, escludendo un primo momento il coinvolgimento dell’inchiesta in corso sulla sua azienda: Ruffino non era mai stato sentito né indagato dai pm.

In passato Ruffino era stato nel cda di FerrovieNord, Fiera Milano e Milano Serravalle Engeenering. Era stato il primo imprenditore italiano a quotare in borsa uno studio di amministrazione condominiale. Ruffino era subentrato a Daniela Santanché dopo essere entrato in azienda nell’ottobre del 2022 alla presidenza della società editoriale, negli ultimi giorni al centro di uno scandalo che ha riguardato proprio la ministra.

La pista della grave malattia, finora considerata la più plausibile, non trova però riscontro nei primi rilievi: pare che il manager avesse piccoli problemi di salute e non risulterebbero gravi malattie conclamate. Sembra invece che l’imprenditore fosse giù di morale da qualche giorno. Vicino a sé, alcuni biglietti di scuse, fra cui anche uno per i colleghi e uno per i condomini.

La ministra Daniela Santanchè e il compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena hanno pubblicato un necrologio sul Corriere della Sera sottolineando come la morte di Ruffino sia una “grave perdita“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/LINKEDIN