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Accolta la richiesta della difesa dello scrittore

Respinta dal giudice monocratico di Roma la richiesta di Matteo Salvini di costituirsi parte civile nel processo per diffamazione ai danni della premier contro lo scrittore Roberto Saviano.

Secondo il giudice infatti “non si può ritenere Salvini danneggiato dalla condotta che vede Meloni parte offesa e quindi non è ammissibile la costituzione di parte civile in questo procedimento” e ha accolto la richiesta della difesa dello scrittore che sosteneva che “la richiesta di costituzione di parte civile del ministro Salvini non va ammessa, non avendo presentato querela è un soggetto estraneo rispetto all’imputazione così come formulata“.

La difesa di Saviano ha inoltre spiegato: «questo non è un processetto, è un processo importante. Se non chiariamo quale sono state le politiche sovraniste sui migranti non possiamo capire la natura del diritto di critica del mio assistito», per questo viene ribadita la richiesta di ascoltare tutti i testi, tra cui lo stesso Salvini, l’attuale ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il senatore Maurizio Gasparri, Oscar Camps (il fondatore e presidente dell’Ong Open Arms) e l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti. Nella prossima udienza, quella del 27 giugno, verranno ascoltati Corrado Formigli e Riccardo Noury, presidente di Amnesty International Italia.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI