Costanzo

La camera ardente è aperta fino alle 18 e lo sarà anche domani. Lunedì i funerali alla Chiesa degli Artisti

Tutta Roma si stringe intorno a Maurizio Costanzo. Alla camera ardente sono in moltissimi che salutano il volto familiare della tv. Aperta oggi dalle 10:30 alle 18 e di nuovo domani, 26 febbraio, con lo stesso orario, sono in tanti a sfilare in Campidoglio a salutare per ‘ultima volta il giornalista 84enne. Mentre lunedì 27 alla Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo saranno celebrati i funerali solenni.

Alla camera ardente sono presenti due dei figli di Costanzo e la prima moglie del giornalista, Flaminia Morandi. Tra i tanti a porgere l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo anche Francesco Rutelli, Barbara Palombelli, Manuela Aureli, Mara Venier e Pierluigi Diaco. Da un ingresso laterale è entrata nella camera ardente anche l’ultima moglie di Costanzo, Maria De Filippi, insieme al figlio della coppia. A rendere omaggio al volto della tv anche il ministro Giuliano Sangiorgi e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni accolta dal sindaco Gualtieri e dalla vedova De Filippi.

La premier all’uscita della camera ardente ha spiegato che Costanzo “lascia l’eredità di un grande giornalismo capace di dialogare con tutti e di capire che la dimensione umana delle cose è molto importante. Lui era un uomo con le sue idee ma capace di capire tutti e gli interessava moltissimo il carattere umano delle persone“. Meloni ha assicurato che in pochi siano stati capaci “di fare quello che ha fatto lui in questi anni. È stato anche un grandissimo scopritore di talenti, una persona alla quale piaceva cercare di capire anche cosa potesse dire chi non aveva ancora grandi responsabilità“. La presidente del Consiglio si è abbandonata anche a ricordi personali che la legavano al giornalista “non posso dire di essere un talento che ha scoperto ma le mie primissime partecipazioni televisive sono state al Maurizio Costanzo Show, avevo più o meno 17 anni. È una persona che ha attraversato la nostra storia che aveva un suo chiaro punto di vista sulle vicende, perdiamo un grande giornalista“.

Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha reso omaggio a Costanzo e all’uscita della camera ardente ha dichiarato: «c’è un omaggio commovente dei romani e delle romane a un gigante della televisione, della cultura e del giornalismo come Maurizio Costanzo, che era anche un uomo di straordinaria professionalità e umanità. Una persona molto dolce e simpatica, un professionista inarrivabile. La reazione così diffusa nella città prova quanto sia una persona a cui tutti noi dobbiamo molto e alla quale Roma renderà omaggio adeguatamente. Ora c’è da parte di Roma un abbraccio collettivo per lui, per i familiari e chi gli ha voluto bene».

Il ricordo di politica e colleghi

Massimo Giletti ha dichiarato: «ci siamo sentiti 3 settimane fa, era preoccupato per quello che facevo. Mi diceva: “Stai attento”».

Presente anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha detto alla stampa: «ho questo ricordo molto particolare. Stavo scrivendo la biografia di Giuseppe Prezzolini e mi sono imbattuto in un episodio. Quando Costanzo era direttore de “L’Occhio” polemizzò con Prezzolini perché gli rimproverò la decisione di portare il suo archivio in Svizzera e donarlo all’archivio Cantonale di Lugano. Costanzo giustamente diceva: “Ma come, questo archivio dove c’è un pezzo di cultura italiana, carteggi con Papini, Benedetto Croce, Amendola, e tanti personaggi del primo ‘900, perché devono finire agli svizzeri?” Prezzolini motivò la sua decisione dicendo che gli svizzeri le curano mentre in Italia no. Così andai da Costanzo e mi feci raccontare nel dettaglio questo episodio e lui mi disse che divenne amico di Prezzolini dopo questa polemica. Questo è un ricordo molto particolare legato a questa vicenda di ricerca storica molto dettagliata». Il ministro ha inoltre aggiunto: «negli anni più recenti quando nacque Tg2 Post gli telefonai per avere le sue impressioni e mi diede anche dei consigli molto affettuosi e molto amichevoli perché era un maestro di televisione, su come migliorare il prodotto e su come lavorarci, l’ho apprezzato. Credo che abbia lasciato un segno importante nel giornalismo e nella televisione italiana anche per questo con palazzo Chigi abbiamo deciso di proclamare i funerali solenni».

Intervenuto anche il presidente della regione Lazio Francesco Rocca: «è un gigante della televisione e della cultura, però è anche come se ci avesse lasciato uno di famiglia. Maurizio Costanzo era una costante delle nostre serate – ha raccontato – lo ricordo dai tempi di Bontà loro e poi negli anni del Maurizio Costanzo Show, ero giovane ma era un appuntamento della seconda serata».

Il conduttore è stato ricordato anche dal comico Lino Banfi: «voglio continuare a fare il comico sennò piangiamo tutti. Stanno morendo quasi tutti e Maurizio con la sua galanteria che lo distingueva avrà fatto passare prima mia moglie. Ora staranno insieme». Ha inoltre aggiunto: «in questi giorni gira un video che avevamo fatto io e Maurizio. Intorno agli anni ’90 facevamo i vecchietti. Lui mi diceva, scherzando, “Ah Lì tu morirai prima di me perché hai due anni in più di me”. “E chi l’ha detto?”, gli rispondevo. Ma come è strano il destino. In questi giorni è morta anche mia moglie».

di: Flavia DELL’ERTOLE

aggiornamenti di: Caterina MAGGI

FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI