Il leader di FI in un videomessaggio: “Europa unita per sfidare imperialismo cinese”

Il grande ritorno di Silvio Berlusconi, oggi 6 maggio alla convention di Forza Italia. Con un videomessaggio, sì, ma accolto da una standing ovation nella platea della kermesse.

Il leader del partito ha registrato questo discorso lungo circa 20 minuti nelle stanze dell’ospedale San Raffaele dove è ricoverato dallo scorso 5 aprile.

Berlusconi è apparso seduto a una scrivania, con dietro le bandiere italiana e europea, e ha esordito, con voce un po’ affaticata: «eccomi, sono qui per voi, in giacca e cravatta dopo tanti giorni. Qualche notte fa qui al San Raffaele mi sono svegliato improvvisamente con una domanda in testa che non riuscivo a mandare via. ‘Ma come mai sono qui? Ma che ci faccio qui? Per cosa sto combattendo io qui?’. Vicino a me vegliava la mia Marta. Anche a lei posi la stessa domanda. ‘Perché siamo qui?’. E lei mi disse ‘siamo qui perché hai lavorato tanto, ti stai impegnando molto perché per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà’. E questo voglio ricordarlo, voglio raccontare anche a voi quel che ho pensato e passato, anche se so che il farlo mi emozionerà davvero».

Berlusconi ha ripercorso la sua storia, partendo dal 1993 fino ad arrivare ad oggi: «Forza Italia è per noi come una religione laica, la religione della libertà di cui parlava Benedetto Croce, una religione del cuore, della mente, un impegno verso noi stessi, i nostri figli, gli italiani.Mi raccomando, andiamo avanti così, con convinzione, entusiasmo, passione. Nessuno riuscirà a sconfiggerci, vedrete che gli italiani ci considereranno i loro santi laici, i santi della loro libertà e del benessere. Sarò con voi con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del ’94, il futuro è delle nostre idee, il futuro ci deve garantire una vera e completa libertà».

Berlusconi ha parlato del comunismo e degli avversari politici di sinistra: «Se chiedete ad un parlamentare di sinistra cos’è il comunismo molti di loro non lo sanno o non lo vogliono dire. Non sanno dirti – o non vogliono dirti – che il comunismo dalla sua origine considera lo Stato superiore a tutto, ritengono che lo Stato debba decidere su tutto, che non approvi l’iniziativa economica privata, ritengono che non approvi la proprietà privata; non tutti vogliono ammettere neppure che il Comunismo negli anni di Stalin e di Mao tolse ai contadini la proprietà dei loro campi lasciando morire di fame in Cina ma anche in Ucraina e in Russia più di 80 milioni di persone. Solo in Ucraina la carestia provocata artificialmente dai comunisti determinò almeno 5 milioni di morti. Per molti dei nostri avversari, essere di sinistra è un partito preso, è una moda, è un atteggiamento, un modo per far carriera, magari anche per mettersi in tasca un ricco stipendio parlamentare. Per noi fare politica è invece batterci per i nostri valori, per la nostra libertà, per i nostri figli, per il futuro del nostro paese, fieri e orgogliosi dei nostri ideali.

Noi siamo il pilastro essenziale e leale di questa maggioranza, siamo la spina dorsale di questo Governo. L’Europa è il nostro orizzonte di riferimento, solo l’Europa può essere protagonista nelle grandi sfide globali, a cominciare da quella posta dall’imperialismo cinese. Dobbiamo far sì che l’Europa divenga un vero Continente unito, con regole di voto diverse rispetto a quelle attuali. Dobbiamo passare dall’unanimità alla maggioranza qualificata, che io ho proposto possa essere il voto dell’80/85% dei paesi europei. Dobbiamo avere un’unica politica militare, con una forte cooperazione tra le forze armate di tutti i paesi europei, con un aumento della spesa militare e con un Corpo di pronto Intervento di almeno 300 mila uomini. Tutto questo, che io chiedo dal 2002, non è stato mai realizzato. E purtroppo così, l’Europa, nel mondo, conta poco. Se la Cina, lo dico naturalmente per assurdo, un giorno decidesse di occupare l’Italia, e magari qualche altro paese europeo, non sapremmo assolutamente contrastarla e la cosa migliore che ci converrebbe fare sarebbe quella di andare a scuola a studiare il cinese».

Al termine del videointervento, Tajani ha dichiarato che il discorso ha ha affermato “il ruolo di Forza Italia, la storia, il presente e anche il futuro”, ed è il culmine di una kermesse ch e “serve per dimostrare tante cose: che Berlusconi c’è come protagonista della politica. che siamo parte del Ppe e siamo una forza di governo che conta all’interno del governo, che ha le sue idee e che guarda al futuro”. A chi gli chiedeva se Forza Italia si fa rispettare, Tajani ha risposto: “quello sempre, il rispetto è fondamentale e l’onore conta sempre”.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/MATTEO CORNER