I maggiori esponenti dei gruppi a Montecitorio rispondono al premier

Il premier Mario Draghi torna in Parlamento per replicare l’informativa resa ieri al Senato in vista del Consiglio europeo al via domani.

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, non era presente in Aula ma ha tenuto una conferenza stampa a Montecitorio in cui ha dichiarato: «con franchezza pensavamo di aver visto tutto con lo spettacolo desolante della stesura della risoluzione di maggioranza. Ma ieri siamo andati oltre la desolazione con il primo gruppo di maggioranza che ha fatto harakiri».

E ancora, riferendosi allo strappo tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il Movimento5Stelle, aggiunge: «è la dimostrazione che un Governo che ha la pretesa di mettere insieme tutto e il contrario non può fare nulla di buono. Ma questo non ci rallegra. Perché questo spettacolo coinvolge l’Italia e la sua credibilità. La risoluzione di maggioranza sull’invio di armi all’Ucraina non chiarisce la posizione dell’Italia. Io penso che questo non sia il tempo dell’ambiguità. Questo è il momento in cui si distinguono i leader dai follower».

«Chiunque abbia cenni di geopolitica non ha alcuna difficoltà a capire quale debba essere il chiaro posizionamento dell’Italia senza tentennamenti, l’Italia non può permettersi di essere l’anello debole dell’Occidente. Se la Russia vincesse, il vero vincitore sarebbe la Cina e a pagare il prezzo più alto sarebbe chi è più esposto in Europa» – conclude.

Presente in Aula, invece, il segretario del Pd, Enrico Letta, che sottolinea come questo Consiglio europeo avrà la “possibilità di costruire una nuova Europa“. Rivolgendosi a Draghi dice: «domani avrà il compito, con gli altri leader, di cominciare i passi fondamentali per costruire la nuova Europa dopo quello che è successo dal 24 febbraio. È un momento storico nella vita dell’Unione».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA