EPA/Andre Coelho

Il tradizionale appuntamento torna nei suoi colori sgargianti dopo gli anni della pandemia

Mancano solo 3 giorni all’inizio del famoso carnevale di Rio de Janeiro e nella città brasiliana tantissime persone si sono riversate per le strade per fare festa. Oltre 80 gli eventi che sono stati organizzati in questi giorni, tra cui ovviamente le prove generali delle scuole di salsa che si esibiranno nella sfilata. Si tratta dei primi festeggiamenti in un ritorno quasi completo alla normalità dopo la pandemia.

Storia di una festa

Alcuni ritengono che il Carnevale di Rio sia stato influenzato dall’Entrudo, un festival portoghese. Il primo ballo durante il Carnevale di Rio si tenne nel 1840, con i partecipanti che ballavano la polka e il valzer, mentre il samba fu introdotto nel 1917. Non è stata un’evoluzione semplice: in realtà molto della cultura del Carnevale di Rio è dovuta alle tradizioni degli schiavi africani affrancati. La stessa salsa è legata ai festeggiamenti che gli ex schiavi liberati celebravano, radunandosi al riparo dagli sguardi delle autorità, per onorare le loro religioni ataviche. Erano loro infatti che usavano maschere e costumi fatti di piume, ossa, erba, pietre e altri elementi per invocare gli dei e allontanare gli spiriti maligni. La stessa salsa è originaria della cultura dell’Africa Occidentale e in particolare dell’Angola, un tempo colonia portoghese. Si può dire quindi che il Carnevale sia una sorta di “rivincita” di una cultura colonizzata, che si riappropria dei suoi coloratissimi spazi.

di: Caterina MAGGI

FOTO: EPA/ANDRE COELHO