Il delitto nell’ottobre 2021: il dottore somministrò alla donna dei farmaci

È stato arrestato con l’accusa di omicidio un medico 64enne di Bologna, indagato per l’omicidio della moglie.

La donna è morta il 31 ottobre del 2021: secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo le avrebbe somministrato dei farmaci, una benzodiazepina e un anestetico ospedaliero.

Dovrà rispondere delle accuse di omicidio, peculato e detenzione illecita di farmaci psicotropi.

La morte della 62enne, Isabella Linsalata, inizialmente sembrava avvenuta in modo naturale. Pochi giorni fa, però, il marito Giampaolo Amato, 64 anni, è stato accusato di omicidio aggravato, peculato e detenzione illecita di farmaci psicotropi. La Procura infatti sostiene che l’uomo avrebbe somministrato di nascosto i farmaci alla donna, il medico però si professa innocente.

La vicenda

Il 31 ottobre 2021 fu Amato a chiamare i soccorsi raccontando di aver trovato la moglie priva di sensi. Inizialmente la morte sembrava naturale, poi dopo gli esami tossicologici sono nati i primi dubbi intorno al fatto che in realtà potesse essere stata causata da fattori esterni. Indagando gli inquirenti hanno scoperto che già alcuni anni prima alla donna sarebbero stati somministrati medicinali simili a sua insaputa.

Amato è accusato di peculato per aver preso i farmaci nella struttura dove lavora, dopo aver sempre dichiarato la propria innocenza Amato nell’ultimo interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. I legali dell’uomo, Gianluigi Lebro e Cesarina Mitaritonna, hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame, impugnando l’ordinanza di custodia, e sono in attesa della fissazione dell’udienza.

Secondo il Gip il movente sarebbe “di tipo innanzitutto sentimentale, senza tuttavia potersi neppure escludere l’incidenza di spinte di tipo economico”. Dalle indagini è emersa anche una relazione extraconiugale tra Amato e una giovane, che secondo il Gip avrebbe spinto il medico a “cagionare volontariamente la morte” della moglie per l'”inconfessabile desiderio” di lasciarla per un’altra.

A rendere ancora più pesante la situazione sono le intercettazioni tra l’amante dell’uomo e un’amica. «Ma secondo te, ci dobbiamo veramente iniziare a pensare, questo qua fuori di testa può aver fatto qualcosa quella sera?» chiede la giovane, alludendo al dottore. La donna chiede ancora all’amica: «questo riesce ad essere un pazzo furioso, ma davvero noi siamo convinti che lui… non si sia fatto venire un momento di delirio, perché io in quel periodo no non gli rispondevo più al telefono, non ci sentivamo più: ero dura di nuovo».

Ma non è tutto qui. Sulla testa dell’uomo grava anche l’accusa di aver ucciso anche la suocera, Giulia Tateo, morta poche settimane prima del decesso della figlia.

di: Micaela FERRARO

aggiornamento: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: PIXABAY