EPA-EFE/Space Telescope Science Institute Office of Public Outreach

Dal telescopo spaziale sono state viste 6 galassie che possono cambiare le ipotesi sull’origine dell’universo

Grazie al James Webb Space Telescope sono state individuate 6 galassie che si trovano nell’universo primordiale e che potrebbero cambiare le ipotesi sull’origine dell’universo.

Lo ha rivelato uno studio condotto dagli scienziati dell’università del Colorado a Boulder e della Swinburne University of Technology di Victoria, in Australia, e pubblicato sulla rivista Nature.

I dati indicano che la quantità di massa rilevata è circa 100 volte maggiore di quella che ci si aspettava. In sostanza, non dovrebbero esistere. «Nell’universo così giovane pensavamo di trovare solo minuscole baby-galassie, mentre quelle individuate sono già mature quanto la nostra Via Lattea. I dati indicano che probabilmente si tratta di galassie ma penso che ci sia una reale possibilità che alcuni di questi oggetti si rivelino essere buchi neri supermassicci oscurati», ha spiegato Joel Leja dell’Università statale della Pennsylvania e co-autore dello studio.

Secondo gli scienziati per confermare la scoperta saranno necessarie osservazioni che misurino, oltre allo spettro visibile (che comprende l’infrarosso sfruttato dal telescopio Webb), anche le onde radio ed i raggi X emesse dagli oggetti.

di: Micaela FERRARO

FOTO: EPA-EFE/Space Telescope Science Institute Office of Public Outreach