EPA/GEORGE VITSARAS

Tra i destinatari anche la polizia morale iraniana

L’Unione Europea ha approvato il pacchetto di sanzioni contro l’Iran per la repressione delle proteste scaturite dalla morte di Mahsa Amini, la ragazza uccisa perché aveva indossato male il velo dalla polizia morale del Paese.

Il pacchetto è stato diretto verso 11 persone e quattro entità, compresa proprio la polizia morale: ai sanzionati verranno congelati i beni sul suolo europeo e non potranno più entrare nel continente.

«Con una serie di altri Paesi abbiamo azionato il meccanismo dell’Ue di sanzioni per i diritti umani che ha permesso di definire 11 persone e 4 entità che saranno sanzionate e che quindi vedranno congelati i loro beni sul suolo europeo e che non potranno neanche più entrare nel Continente europeo. Condanniamo la repressione sanguinosa e violenta che si vive nel Paese da circa un mese», ha dichiarato il ministro degli Esteri belga Hadja Lahbib.

Al centro dell’indignazione europea anche lo sviluppo che riguarda la prigione di Evin, dove è detenuta anche Alessia Piperno: il bilancio delle vittime dell’incendio divampato sabato è salito a 8, ma Piperno sembra essere in buona salute.

È arrivata rapida la risposta di Teheran: il ministro degli esteri, Nasser Kanani, ha dichiarato che il Paese reagirà in maniera proporzionale e reciproca alle sanzioni europee. «Impediamo loro di avere un comportamento irragionevole e intrusivo» ha sottolineato.

Continuano le proteste

Nel Paese non si placano le proteste e forte sostegno arriva anche dal settore dello sport. Gesto storico, infatti, quello dell’atleta iraniana Elnaz Rekabi, che ha gareggiato senza hijab in una competizione ufficiale.

di: Micaela FERRARO

FOTO: EPA/GEORGE VITSARAS