Solo 160 su 206 diocesi hanno attivato centri di ascolto contro il problema

La Cei ha presentato il nuovo rapporto sui casi di abusi su minori nella Chiesa, una piaga ancora lontana dall’essere estirpata. Solo nel 2022 sono stati segnalati 54 casi (alcuni dei quali non riferibili allo scorso anno), di cui sono accusate 32 persone.

Le vittime sono prevalentemente ragazze, mentre la fascia d’età predominante è 15-18. Su 29 casi reali registrati (tre sono avvenuti via web), 17 sono avvenuti all’interno di una parrocchia.

Quanto agli accusati, si tratta in prevalenza di maschi con un’età media di 43 anni, per un terzo chierici, per un terzo laici e per un terzo religiosi. Si tratta nella maggior parte di celibi (ad eccesione di due sposati). I laici svolgevano ruoli di educatore, catechista, fondatore di associazione ecclesiale, insegnante di religione, seminarista.

Il rapporto punta il dito anche sulle diocesi, con decine di enti che non si sono attivati. Viceversa, in 160 parrocchie sono stati aperti centri di ascolto per combattere la pedofilia.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA / Gianluigi Basilietti