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Lo riferisce la commissaria europea per l’Energia Simson al termine del vertice

Si è concluso il Consiglio Energia che ha visto riunirsi i ministri europei. La commissaria europea per l’Energia Kadri Simson ha lanciato l’allarme: un’interruzione del gas russo è sempre più probabile.

«Sapevamo dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che un’interruzione molto grave del gas russo era possibile, ora sembra probabile – ha dichiarato Simson – Gazprom ha già annunciato una manutenzione del Nord Stream 1 dall’11 al 21 luglio. Non si possono escludere ulteriori decisioni da parte della Russia di escludere arbitrariamente Paesi o società».

I ministri dell’Energia, riuniti in Lussemburgo, ribadiscono l’obiettivo di raggiungere il 40% di rinnovabili nel mix energetico Ue entro il 2030.

L’accordo si oppone alla proposta della Commissione Ue di aumentare il target al 45% contenuta nel maxi piano RePowerEu per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi. L’attuale obiettivo per il 2030 è fissato al 32%.

Il testo, che dovrà essere approvato da Parlamento e Commissione, prevede che i Paesi aumentino i contributi fissati nei piani nazionali integrati per l’energia e il clima (Pnec), da aggiornare nel 2023 e nel 2024.

di: Francesca LASI

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