Secondo il consigliere di Macron la Cina starebbe fornendo armi alla Russia. Missili supersonici in direzione di Odessa

La Casa Bianca ha espresso soddisfazione per le munizioni a grappolo fornite a Kiev: «abbiamo ricevuto alcuni feedback iniziali da Kiev e le stanno usando in modo abbastanza efficace» assicura il portavoce della sicurezza nazionale John Kirby. Intanto però secondo Emmanuel Bonne, consigliere del presidente Macron, la Cina starebbe fornendo equipaggiamento militare alla Russia, un’accusa che Pechino ha sempre respinto.

Oggi Mosca ha condotto un’esercitazione militare nell’area nord occidentale del Mar Nero, sparando missili da crociera antinave. La tensione è alle stelle nel Mar Nero, dopo il mancato rinnovo dell’accordo sul grano proprio per i potenziali rischi che i russi intravedono nella zona, che pullula di “potenziali navi militari“. Sempre secondo l’intelligence le forze russe avrebbero piazzato altre mine nei porti ucraini. Kiev riporta anche del lancio da parte di Mosca di missili supersonici Onix in direzione di Odessa.

Oltre a bloccare le esportazioni dei propri cereali, Mosca sta mettendo i bastoni fra le ruote anche al raccolto ucraino che solitamente avviene fra luglio e agosto, colpendo le sue infrastrutture agricole e logistiche. Ancora questa notte Mosca ha bombardato i i terminal di grano di un’azienda agricola della regione di Odessa, distruggendo 120 tonnellate di cereali. L’accordo sul grano è sempre più una “via per le concessioni dall’Occidente” insomma.

Intanto il braccio di ferro con Prigozhin non sarebbe finito: secondo il direttore della Cia William Burns sarebbe in corso una “danza molto complicata” nella quale Putin, l’ultimo apostolo della vendetta, starebbe solo cercando di guadagnare tempo, dato che i militari Wagner sono ancora utili ma, “se fossi Prigozhin, non licenzierei il mio assaggiatore di cibo“.

È intervenuto riguardo la questione accordo sul grano il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan: «Discuterò dell’accordo sul grano con il presidente russo Vladimir Putin. Credo che garantiremo la continuazione dell’accordo umanitario. L’interruzione dell’accordo sui cereali del Mar Nero avrà una serie di effetti negativi: ‘Non esitiamo a prendere iniziative per evitare che questo accada’», ha concluso. Lo ha riportato Anadolu.

Su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto: «ho avuto una conversazione telefonica con il presidente della Turchia Erdogan. Ho ringraziato il mio collega per il fruttuoso incontro a Istanbul il 7 luglio e la posizione di principio turca riguardo all’Ucraina nella Nato. Abbiamo coordinato gli sforzi per ripristinare il funzionamento dell’iniziativa sul grano del Mar Nero. A causa delle azioni della Russia, il mondo è di nuovo sull’orlo di una crisi alimentare. Un totale di 400 milioni di persone in molti Paesi dell’Africa e dell’Asia sono a rischio di fame. Insieme, dobbiamo evitare una crisi alimentare globale».

Putin: “se ci sarà un attacco a Bielorussia risponderemo con ogni mezzo”

Vladimir Putin, presidente russo, ha detto: «Mosca utilizzerà ogni mezzo a sua disposizione per proteggere l’alleata Bielorussia da possibili attacchi. La Bielorussia fa parte dello Stato dell’Unione. Scatenare un’aggressione contro la Bielorussia significa scatenare un’aggressione contro la Federazione Russa», ha detto Putin in una riunione del Consiglio di Sicurezza russo.

Sul canale Rossya il presidente russo ha dichiarato: «i territori occidentali della Polonia sono un dono che i polacchi hanno ricevuto da Stalin. I nostri amici di Varsavia se ne sono dimenticati, glielo ricorderemo».

di: Marianna MANCINI

Aggiornamento di: Alice GEMMA

FOTO: ANSA/EPA/MAXIM SHIPENKOV