marc augé

Aveva 87 anni. Teorizzò il concetto di “non luogo”

È scomparso a 87 anni Marc Augé, noto antropologo e filosofo, che teorizzò il concetto di non luogo per intendere tutti quegli spazi privi di identità e relazioni, frequentati da persone in transito (ad esempio centri commerciali, aeroporti, sale d’aspetto, aeroporti).

Nato a Poitiers nel 1935, durante la sua carriera teorizzò alcuni aspetti della società contemporanea, come l’aumento della solitudine nonostante lo sviluppo dei mezzi di comunicazione. Condusse diverse ricerche in Africa e in America Latina. È stato direttore dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales a Parigi e dell’Ufficio della ricerca scientifica e tecnica d’oltremare. Dal 2009 faceva parte del Comitato scientifico del festival Filosofia dal 2009.

Tra le sue opere si ricordano Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, Tra i confini. Città, luoghi, interazioni e Il mestiere dell’antropologo.

«Con Augé se ne va un amico e un maestro che ha dato al festivalfilosofia e al suo pubblico – si legge in una nota – come a tanti pubblici sparsi in tutto il mondo, alcuni insegnamenti dai quali non si torna indietro, come l’idea che le nostre pratiche culturali siano immerse in sistemi simbolici che è indispensabile studiare con gli strumenti dell’antropologia: una disciplina che Augé, grande specialista del terreno africano, ha praticato anche rivolgendo quel particolare tipo di sguardo alle nostre società, nella convinzione che, per essere intelligibili, i processi culturali implichino che nella loro analisi ci rendiamo ‘stranieri a noi stessi”».

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/MEDIAMENTE COMUNICAZIONE