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Tra loro spiccano Angela Bassett, divina nel suo ruolo nel sequel di Black Panther, e Brendan Gleeson, il “mentore” di Hollywood

Dopo aver elencato le pellicole che si contendono la nomina di miglior film e i registi in sfida per il titolo di miglior regia, ecco invece le due cinquine nominate per le miglior attrici protagoniste e i migliori attori non protagonisti agli Oscar 2023.

Nomination delle miglior attrici non protagoniste

Angela Bassett

Ambasciatrice dell’Unicef dalla brillante carriera di attrice, Bassett è in lizza per la statuetta d’oro della miglior attrice non protagonista per la pellicola “Black Panther: Wakanda Forever”. Nata lo stesso giorno di Madonna, il 16 agosto 1958, è cresciuta a St. Petersburg, in Florida. Dopo aver conseguito il diploma presso la Boca Ciega High School di Gulfport e una laurea all’Università di Yale in Arte Drammatica inizia la sua carriera a metà degli anni ’80, interpretando ruoli minori prima nel film tv Doubletake e poi interpretando la moglie di Malcom X nell’omonima biografia, accanto a Denzel Washington. È stata anche al fianco di Meryl Streep ne La musica del cuore, ma ha anche prestato la propria voce al doppiaggio nel film Disney La principessa e il ranocchio. Tra le pellicole a cui ha partecipato Attacco al potere – Olympus has FallenAttacco al potere 2 e Black Panther, film che l’ha consacrata e nel cui sequel comparirà nuovamente.

Hong Chau

Prima di concorrere agli Oscar con la pellicola The Whale, la vita di Hong Chau è stata notevolmente travagliata. Nata in un campo profughi della Thailandia il 25 giugno 1979 da genitori vietnamiti, l’attrice ha più volte dichiarato che la sua è stata un’infanzia vissuta nell’estrema povertà. Grazie all’intervento di una chiesa cattolica vietnamita, la famiglia di Hong Chau ha la possibilità di trasferirsi a New Orleans, in Louisiana. Qui è iniziata la sua brillante carriera, con il debutto nel 2006 nel telefilm Finding my America. La consacrazione arriva invece con il film Downsizing, che le fa ottenere diversi riconoscimenti: viene candidata a numerosi premi quali il Golden Globe.

Kerry Condon

Attualmente in corso con Gli spiriti dell’Isola (titolo originale The Banshees of Inisherin) Kerry Condon è stata fin dall’adolescenza una grande appassionata di teatro classico e moderno. L’esordio cinematografico è segnato nel 1999 da Le ceneri di Angela di Alan Parker, dove interpreta Theresa. Il ruolo le permette di guadagnarsi un posto al solo nel cinema irlandese, e nel 2001partecipa alla pellicola di Goran Paskaljevic Come Harry divenne un albero. Nel 2001, a soli 18 anni, entra nella prestigiosa Royal Shakespeare Company, e durante la rappresentazione de Il tenente di Inishmore in cui interpreta il ruolo di Maidread conosce Martin McDonagh, con il quale sancirà un importante sodalizio artistico e una profonda amicizia. Il teatro shakespeariano resta un capisaldo della sua carriera, dal momento che è la più giovane artista ad aver interpretaot il ruolo della figlia di Polonio, Ofelia, nell’Amleto.

Nel film in gara attualmente interpreta Siobhán, sorella di un co protagonista Pádraic Súilleabháin (Colin Farrell). In questo film Condon è la comica voce della ragione e del cuore, coscienziosa e sognatrice ma che si sente costretta dentro i contorni di un’isola.

Jamie Lee Curtis e Stephanie Hsu

Le due attrici concorrono entrambe per in questa categoria con il film Everything Everywhere All at Once.  Figlia di due star del cinema, Tony Curtis e Janet Leigh, Jamie Lee Curtis cresce con la madre dopo il divorzio dei genitori. Dopo una serie di piccole parti nella televisione esordisce nel cinema con Halloween: la notte delle streghe (1978) di John Carpenter, e sempre con Carpenter alla regia è anche in Fog (1980) dove interpreta una giovane autostoppista coinvolta in terribili omicidi. Continua il genere horror con Terror train (1980) di Roger Spottiswood e Il signore della morte (1981) di Rick Rosenthal. Dopo aver consolidato la sua carriera nell’horro debutta nella commedia con Una poltrona per due (1983) , ma è nel 1988 che raggiunge la fama internazionale con Un pesce di nome Wanda di Charles Crichton.

La giovanissima Stephanie Hsu invece, classe 1990, ha debuttato con la televisione divenendo celebre per il suo lavoro come Mei nella terza stagione di The Marvelous Mrs. Maisel, passando quindi al ruolo di Joy nel film cult di Hulu The Path, Girl Code di MTV e altro ancora. Nota anche a Brodway per le sue apparizioni nel Tempio dei musical, ha interpretato e originato il ruolo di Karen The Computer in SpongeBob The Musical a Broadway.

Nomination dei migliori attori non protagonisti

Brendan Gleeson e Barry Keoghan

Immortale nei cuori dei fans di Harry Potter nel ruolo di Malocchio Moody, Brendan Gleeson, 67 anni, questa volta concorre al titolo di migliore attore non protagonista, come la collega Condon, per The Banshees of Inisherin. Celebre caratterista di Hollywood, ha spesso interpretato il ruolo del mentore e della guida. Ma non è l’unica pellicola di rilievo, Gli spiriti dell’Isola, in cui ha recitato. Molti ricorderanno la sua partecipazione al film Troy, nel ruolo di Menelao, o quando partecipò al ciack di Braveheart – Cuore impavido. Ha interpretato anche il mentore di un giovane Leonardo DiCaprio in Gangs of New York.

La vita del giovanissimo Barry Keoghan ha un inizio burrascoso e doloroso: a causa della dipendenza da eroina della madre, che alla fine la ucciderà prematuramente, è costretto a spostarsi di famiglia affidataria in famiglia affidataria insieme al fratello. Il primo incontro con la recitazione arriva in anni in cui il suo carattere è turbolento e ribelle, anche a causa dei suoi trascorsi: recita in alcune recite scolastiche a Dublino, ma viene cacciato per i continui scherzi; si intrufola più volte al Cineworld di Parnell Street, da cui alla fine è stato escluso. Nel 2011 finalmente inizia il suo debutto con il film Between the Canals, mentre è la serie Love/Hate a fargli ottenere popolarità in Irlanda.

Brian Tyree Henry

Prima di Causeway, Brian Tyree Henry è noto anche per essere apparso in altri serial come Boardwalk Empire – L’impero del crimine, Le regole del delitto perfetto e This Is Us. La svolta arriva però nel 2018, quando venne scelto per entrare nel cast di Widows – Eredità criminale di Steve McQueen e Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins. Saranno questi due ruoli a consacrare l’attore di Fayetteville, North Carolina. Più che mai curiosa la sua candidatura per la pellicola attuale, considerata anche la sua biografia: egli è infatti figlio di un militare e di un’educatrice, e in Causeaway interpreta il ruolo di un conoscente della protagonista, Lynsey (Jennifer Lawrence) un ingegnere militare appena tornata negli Stati Uniti dopo aver subito una lesione cerebrale debilitante dovuta all’esplosione di un ordigno in Afghanistan.

Judd Hirsch

Veterano di Hollywood, prima di arrivare a The Fabelmans Hirsch ha iniziato la sua carriera dopo un esordio in tutt’altro settore. Nato nel Bronx, frequenta il City College di New York dove ha studiato ingegneria e fisica. Poi l’incontro con il teatro e la svolta di una vita, che lo porta a diplomarsi alla American Academy of Dramatic Arts. Ha a lungo lavorato con una società per azioni in Colorado prima di poter debuttare a Broadway nel 1966 in A piedi nudi nel parco. Noto per i suoi ruoli nei polizieschi (la prima apparizione è nel film tv The Law), Hirsch ha ottenuto il suo primo ingaggio come protagonista in una serie settimanale poliziesca, Delvecchio, dal 1976 al 1977. Dal 1978 al 1983 è stato Alex Reiger nella commedia d’ensemble Taxi e ha vinto due Emmy. Mentre era occupato con Taxi, Hirsch ha trovato il tempo per recitare off- Broadway, e ha vinto un Obie award per lo spettacolo del 1979 “Talley’s Folly”. Il decennio successivo, Hirsch è stato premiato con due Tony per le sue interpretazioni a Broadway in “I’m Not Rappaport” e “Conversations With My Father”. Dopo aver interpretato Taxi, Hirsch è stato il protagonista della serie televisiva Detective in the House, nel 1985, e ha vinto un Golden Globe per il suo ritratto di John Lacey in Dear John, dal 1988 al 1992. Tra le sue apparizioni di rilievo anche quella nei panni del padre di Jeff Goldblum nel film blockbuster Independence Day. Nell’autobiografia di Spielberg interpreta Boris Schildkraut, zio del protagonista, ex domatore di leoni e cineasta.

Ke Huy Quan

Everything Everywhere All at Once è il film grazie al quale Huy Quan rischia di vincere la statuetta d’oro per migliore attore non protagonista. Come la collega Hong Chau che concorre per la stessa statuetta (categoria femminile però) anche la storia di Ke è segnata profondamente dal conflitto vietnamita del secolo scorso. Nato a Saigon, ha vissuto in Vietnam fino all’età di 4 anni, fino a quando cioè nel 1975 l’Armata della Repubblica del Vietnam del Sud fu sconfitta e la sua famiglia costretta a lasciare il Vietnam, chiedendo asilo politico negli Stati Uniti.
È stato il primo attore bambino di origine asiatica a ottenere successo nel cinema americano, esordendo a 12 anni recitando con Harrison Ford in Indiana Jones e il tempio maledetto (1984). Ha poi interpretato i panni dell’inventore Data ne I Goonies di Richard Donner. Nel 1986-1987 ha lavorato nella serie televisiva Together We Stand e nel 1991 nel film Breathing Fire. Nel 2002 ha recitato invece nel film cinese Second Time Around. Dopo uno iato di 19 anni nel 2021 è tornato a recitare sul grande schermo nel film Alla scoperta di ‘Ohana. Con Everything Everywhere All at Once è già stato vincitore di un Golden Globe.

di: Caterina MAGGI

FOTO: EPA/TOLGA AKMEN