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I media USA diffondono le valutazioni preliminari dell’intelligence. Trump: “completamente errate”

La tregua tra Israele e Iran sembra reggere, e quella che è già stata definita la “guerra dei 12 giorni” pare conclusa. Chiusa la parentesi di guerra, è il momento di tirare le somme e, per gli attori in campo, di rivendicare il proprio ruolo. È a proposito del piano nucleare iraniano che si accendono le polemiche. Trump ha infatti rivendicato di aver azzerato i programmi iraniani di arricchimento dell’uranio e di aver completamente distrutto i siti colpiti, anche se sono già pronte le smentite.

A smentire l’azzeramento dei propri piani è innanzitutto Teheran. Il Parlamento iraniano ha votato per interrompere la cooperazione con l’AIEA, l’Agenzia dell’ONU per l’Energia Atomica, accusata di non aver condannato gli attacchi israeliani. Il voto, simbolico, ha anche annunciato che “il programma nucleare pacifico iraniano riprenderà ancora più velocemente“. Lo stesso capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica iraniano Mohammad Eslami, a poche ore dalla tregua, aveva già annunciato un piano per ripristinare l’industria nucleare e “prevenire interruzioni nel processo di produzione e nei servizi“.

(Iranian Army Office via ZUMA Press Wire)

CNN e NYT smentiscono Trump

A frenare il tono trionfalistico delle dichiarazioni del presidente USA sono anche la CNN e il NYT. Le testate hanno riportato alcune fonti dell’intelligence secondo cui gli attacchi statunitensi ai siti di arricchimento iraniani hanno ritardato solo di “qualche mese, al massimo“. Si tratta, precisano i media, di valutazioni preliminari della Defense Intelligence Agency, confermate anche dalla CBS. Secondo queste anticipazioni, le centrifughe di arricchimento dei siti colpiti sarebbero rimaste sostanzialmente “intatte“; gli attacchi avrebbero colpito solo la parte più superficiale delle strutture.

C’è poi la questione delle scorte di uranio arricchito. Alcuni video risalenti ai giorni precedenti l’attacco avevano mostrato un movimento di camion dal sito di Fordow, suggerendo che l’Iran abbia trasferito le scorte prima del bombardamento.

Il presidente ha definito i report diffusi dai media “molto irrispettosi” nei confronti di chi ha perpetrato gli attacchi, bollando le ricostruzioni come “completamente errate“.

CREDITI DELLA FOTO DI COPERTINA: Andrew Leyden/ZUMA Press Wire