di Dante Caserta

Con il progetto Oasi Affiliate, WWF, già garante di quasi 30 mila ettari tutelati, coinvolge i privati nel sistema delle aree protette

Era il 1967 e il WWF Italia era nato da pochi mesi. Con una decisione dell’allora Consiglio nazionale, furono acquisiti i diritti di caccia del Lago di Burano per sottrarlo alle doppiette e farne un’Oasi di protezione degli uccelli. Era la prima riserva del WWF e rappresentava bene lo spirito dell’Associazione: agire in modo concreto per la conservazione della natura.
Da allora sono trascorsi quasi 60 anni e oggi le Oasi sono oltre 100, alcune di proprietà dell’Associazione, altre gestite in base ad accordi con enti locali: quasi 30 mila ettari tutelati che ogni anno accolgono centinaia di migliaia di visitatori e dove lavorano più di 150 persone tra dipendenti e operatori di cooperative. Un vero e proprio sistema di aree protette, il più grande e articolato gestito da un’organizzazione privata in Italia, uno tra i primi in Europa. Dalla ricerca scientifica alle vacanze-natura, dall’educazione ambientale con le scuole all’impegno nella conservazione di specie e habitat e nel recupero ambientale, sono tantissime le attività che il WWF svolge nelle sue Oasi, avvalendosi dell’aiuto prezioso e indispensabile di tanti volontari.

In un contesto come quello di oggi, dove la perdita di biodiversità accelera in maniera preoccupante, le aree naturali protette giocano un ruolo cruciale per la conservazione di una quota significativa e rappresentativa della superficie terrestre e marina, indispensabile per garantire il futuro di habitat ed ecosistemi essenziali per le innumerevoli specie che ospitano, oltre che per assicurare i servizi ecosistemici (aria, acqua e suolo puliti) da cui tutti noi dipendiamo.
Con la pubblicazione della Strategia sulla Biodiversità per il 2030 “Riportare la natura nelle nostre vite”, l’Unione europea si propone così di incrementare e ampliare la rete di aree protette, sviluppando anche un ambizioso piano di ripristino degli ambienti naturali.
Gli obiettivi della Strategia includono la protezione e la connessione del 30% del territorio dell’Unione: un risultato che potrà realizzarsi più facilmente e più velocemente coinvolgendo anche proprietari privati, singoli, associati o imprese.

Per questo il WWF Italia, forte della sua esperienza ultra cinquantennale di gestione di parchi e riserve naturali, ha lanciato il progetto Oasi Affiliate WWF: una nuova sfida che nasce dalla volontà di contribuire a incrementare la percentuale di territorio protetto nazionale fornendo, ai proprietari di aree private, il giusto supporto nella gestione del territorio che sia rispettosa della biodiversità.
Grazie anche alle buone pratiche condivise all’interno di due progetti LIFE finanziati dall’Unione europea (LIFE ELCN e LIFE ENPLC), attraverso questo nuovo programma, il WWF Italia sta lavorando fianco a fianco di tanti privati, proprietari di agriturismi, aree verdi o terreni coltivati al biologico, accrescendo così la tutela di siti dallo spiccato valore naturalistico.
Queste Oasi non sono di proprietà o gestite dal WWF, ma i loro proprietari collaborano con l’Associazione per garantire una conduzione rispettosa delle valenze ambientali di queste aree. Partendo da azioni semplici, ma irrinunciabili, quale l’esclusione della caccia e dell’uso dei pesticidi, passando per azioni raccomandate come l’apposizione di segnaletica, cartellonistica, cassette nido e bat-box, fino ad arrivare a veri e propri interventi di restauro naturalistico o di attuazione di misure di conservazione, i proprietari vengono accompagnati dagli esperti del WWF nel percorso di affiliazione e valorizzazione naturalistica della propria area.

Per il WWF l’obiettivo principale rimane l’incremento del territorio protetto nazionale, ma le azioni messe in atto producono anche vantaggi diretti per le proprietà come miglioramenti nella fruizione, nella resistenza agli eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, o nella ricerca di contributi.
«Favorire e incrementare gli strumenti di tutela e conservazione dei terreni privati, migliorare la condivisione di esperienze dei proprietari per affrontare problematiche comuni, condividere le buone pratiche: sono questi gli elementi che caratterizzano il nostro programma – dichiara Francesco Marcone, Responsabile Conservazione Oasi WWF. – Lo scorso novembre si è svolto il primo seminario nazionale dove tutti i gestori di Oasi Affiliate WWF hanno potuto, oltre che condividere le buone pratiche di gestione, approfondire le fonti di finanziamento pubblico e privato che supportano i progetti tematici e ambientali in Italia. Anche se difficili da ottenere, è importante trovare risorse alternative, come è prassi in altri Paesi del mondo, per migliorare la gestione delle aree protette private affinché contribuiscano alla conservazione di habitat ed ecosistemi essenziali per le innumerevoli specie che ospitano».

Il progetto sta riscuotendo un notevole successo e sono molti i proprietari terrieri che chiedono di partecipare. Ad oggi le Oasi Affiliate WWF sono già più di 10, distribuite un po’ in tutta Italia: un modello di gestione sostenibile dove proprietari e WWF lavorano insieme per la tutela della natura, ma anche del patrimonio storico e culturale di cui questi siti sono custodi.

Dante Caserta, Responsabile degli Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia ETS. Tutte le foto per gentile concessione

Dante Caserta

È Responsabile degli Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia ETS, di cui in passato è stato anche presidente e vicepresidente. Il WWF Italia fa parte del Network del WWF Internazionale, un’organizzazione ambientalista indipendente, con cinque milioni di sostenitori nel mondo e una rete globale presente in oltre 100 Paesi. La missione del WWF è fermare il degrado dell’ambiente e costruire un futuro in cui le persone possano vivere in armonia con la natura, conservando la diversità biologica, garantendo un uso sostenibile delle risorse naturali rinnovabili e promuovendo la riduzione dell’inquinamento e dei consumi superflui.

Le Oasi Affiliate WWF:

  • Oasi Castel Romano a Roma (RM)
  • Oasi Dynamo a San Marcello Piteglio (PT)
  • Oasi Forteto della Luja a Loazzolo (AT)
  • Oasi Fosso Giardino a Martinsicuro (TE)
  • Oasi Gregorina a Catrocaro Terme e Terre del Sole (FC)
  • Oasi La Malcontenta e il Lupo a Todi (PG)
  • Oasi Lignana a Pescia (PT)
  • Oasi Martignanello a Campagnano di Roma (RM)
  • Oasi Monte Lapo a Imola e Dozza (BO)
  • Oasi Padule di Bolgheri a Castagneto Carducci (LI)
  • Oasi Scivu ad Arbus (SU)
  • Oasi Terre dei Bravin a Mele (GE)
  • Oasi Valle dello Sporeggio a Spormaggiore (TN)