Nelle stime del commercio al dettaglio risulta un calo dell’online

L’Istat ha pubblicato questa mattina i risultati trimestrali sul commercio al dettaglio, da cui emerge un calo congiunturale sia del valore sia dei volumi delle vendite dei beni non alimentari, dopo quattro trimestri di crescita. Nello specifico il valore scende dello 0,5%, i volumi dello 0,6%.

Per i beni alimentari si registra invece un aumento, dovuto esclusivamente alla dinamica dei prezzi secondo l’Istat.

Nel marzo 2022 si registra inoltre una notevole flessione per quanto riguarda il comparto delle vendite online.

In termini congiunturali, nel primo trimestre dell’anno c’è stato un aumento delle vendite al dettaglio dello 0,2%, con un calo di volume dello 0,8%. Diminuiscono inoltre le vendite dei beni non alimentari, del 0,2%, mentre quelle dei beni alimentari aumentao dello 0,5% come valore e calano dell’1,4% come volume.

Su base tendenziale, le vendite al dettaglio aumentano del 5,6% in valore e del 2,5% in volume. Sono in crescita le vendite dei beni non alimentari (+11,6% in valore e +10,4% in volume) mentre quelle dei beni alimentari registrano una diminuzione in valore (-0,5%) e, in modo più marcato, in volume (-6%).

Per quanto riguarda i beni non alimentari c’è un aumento di tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di informatica, telecomunicazioni e telefonia che perdono lo 0,5%.

Gli aumenti maggiori riguardano Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+24,6%), Mobili, articoli tessili, arredamento (+20,9%) e Abbigliamento e pellicceria (+20,5%).

di: Micaela FERRARO

FOTO: PIXABAY