Lo ha riferito il Ministero dell’Interno che non ha risposto in merito a un possibile collegamento fra la vicenda e l’arresto dell’ex ministro Jebali
Prosegue il terremoto politico in Tunisia dove “diverse fonti hanno confermato l’esistenza di un piano di assassinio del presidente della Repubblica, Kaïs Saïed“. A riferirlo alla stampa è la portavoce del Ministero dell’Interno Fadhila Khelifi.
Il Ministero ha anche elogiato “gli sforzi delle forze di polizia che continuano a lavorare per la salvaguardia della sicurezza nazionale e della Presidenza della Repubblica“. Le forze dell’ordine avrebbero sventato un attacco terroristico in programma per il 23 giugno 2022; si sarebbe trattato di un “lupo solitario”.
L’aspirante terrorista sarebbe stato arrestato e l’arma sequestrata.
Il Ministero dell’Interno ha anche confermato il coinvolgimento dell’associazione caritativa Namaa Tounes in un’inchiesta su finanziamento estero illecito e riciclaggio di denaro. Il riferimento indiretto è all’ex premier Jebali che questa mattina è stato arrestato presumibilmente per il suo coinvolgimento nel caso insieme al genero, attualmente in fuga.
Nessun riferimento esplicito è stato fatto su un possibile collegamento delle due vicende.
di: Marianna MANCINI